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Musical Disclosure by Perform School of music Episodio 152

2025-01-29 18:11

Redazione Perform School of music

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Musical Disclosure by Perform School of music Episodio 152

Secondo appuntamento dedicato ai Radiohead.

Secondo appuntamento dedicato ai Radiohead: oggi parliamo di "Ok Computer".

 

Terzo album in studio, "Ok Computer" (1997) è il primo autoprodotto dalla band con l'aiuto di Nigel Rodrich e segna un'importante punto di svolta. Dal suono di "The Bends", trainato da chitarre e da liriche introspettive, si passa infatti ad arrangiamenti densamente stratificati e sperimentali, accompagnati da testi astratti e distopici. Gran parte dell'album, inoltre, viene registrata live e con tecniche di produzione non convenzionali, come il riverbero naturale. Il primo brano inciso per il disco è "Lucky", commissionato da Brian Eno per un progetto di beneficienza. Il pezzo viene composto nell'arco di 5 ore con la collaborazione di Godrich, dando vita a quello che Thom Yorke ha definito "the first mark on the wall", il primo segno sul muro: è con "Lucky" infatti che, secondo il cantante, la band getta le basi per quello che sarebbe stato il mood del futuro progetto. Tra le ispirazioni di Yorke per la creazione del distintivo sound di "Ok Computer" troviamo una vasta gamma di artisti, dal jazz fusion avanguardistico dei Bitches Brew alle tecniche di registrazione di Ennio Morricone e della band krautrock dei Can, mentre i testi mettono in scena un mondo distopico travolto da consumismo, capitalismo e alienazione sociale, con riferimenti a nuove tecnologie, trasporti, globalizzazione, follia e morte. Per queste ragioni, "Ok Computer" è stato da molti definito come un primo sguardo alla vita nel ventunesimo secolo. L'album si apre con il riff di chitarra di "Airbag", che riflette sulla fallibilità dei mezzi di trasporto e la paura della morte, con la voce angosciata di Yorke sospesa sul ritmo sincopato scandito da basso e batteria. Segue la suite di "Paranoid Android", che con i suoi 6 minuti e 23 rappresenta uno dei brani più lunghi e complessi della discografia dei Radiohead. Diviso in quattro sezioni, il pezzo alterna stati emotivi altalenanti che conducono alla paralizzante esplosione del finale. Scelto come primo singolo, "Paranoid Android" mette in chiaro la presa di distanza del gruppo dai progetti precedenti, puntando a una dimensione sperimentale che verrà ampiamente approfondita in album come "Kid A" e "Amnesiac". La terza traccia è "Subterranean Homesick Alien" (voluto rimando a "Subterranean Homesick Blues" di Bob Dylan), in cui Yorke, avvolto da un tappeto di tastiere e di arpeggi di chitarra onirici, fantastica sull'essere rapito dagli alieni, conscio del fatto che al suo ritorno nessuno gli crederà e rimarrà per questo un emarginato. Si arriva così a "Exit Music (for a Film)", che Yorke scrive ispirandosi alla storia di Romeo e Giulietta. Inizialmente accompagnato solo dagli accordi appena accennati di una chitarra acustica, il cantante ci regala una delle sue interpretazioni più struggenti, mentre l'arrangiamento si fa man mano più denso tra cori mellotron e voci elettroniche, fino allo straziante finale in cui fanno la loro comparsa anche basso e batteria. Il compito di spezzare questa atmosfera funerea viene lasciato alla dolce "Let Down" e alla celebre "Karma Police". Da qui si apre la parte più sperimentale e violenta del disco, sostenuta da "Electioneering" e "Climbing Up the Walls", per poi lasciare il posto al memorabile arpeggio di carillon di "No Surprises", la cui melodia stranamente positiva si contrappone a un testo profondamente triste sul tema dell'insoddisfazione e del suicidio. Su questa scia malinconica proseguono coerentemente anche gli ultimi due brani, "Lucky" e "The Tourist". Contrariamente alle aspettative di vendita, "Ok Computer" raggiunge la prima posizione in classifica nel Regno Unito e debutta alla ventunesima posizione nella Billboard 200 americana, arrivando a un totale di quasi 8 milioni di copie vendute in tutto il mondo. La critica manifesta sin da subito il suo entusiasmo per l'album, che vince il premio di Best Alternative Music Album ai Grammy Awards del 1998. Citato oggi in numerose liste tra i migliori dischi della storia della musica, "Ok Computer" è l'album con cui i Radiohead emergono definitivamente come portavoce delle angosce e dei turbamenti della loro epoca, interpreti (forse) profetici dei cambiamenti che avrebbe portato il nuovo millennio.


Oggi vi consigliamo di lasciarvi cullare dalle dolci note di "No Surprises". Buon ascolto!

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