Ben ritrovati con il secondo appuntamento della settimana dedicata a Prince.
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Ripartiamo da quella che è probabilmente l'opera più celebre di Prince, ovvero il progetto multimediale "Purple Rain", che lo consacra come una delle figure più influenti degli anni '80. Il film, accompagnato dalla colonna sonora omonima, raggiunge un successo straordinario, portando Prince alla vetta delle classifiche mondiali sia come artista sia come attore. "Purple Rain" vince l'Oscar alla migliore colonna sonora e il brano "When Doves Cry" ottiene il Golden Globe come miglior canzone originale. Musicalmente, l'album "Purple Rain" rappresenta un momento di svolta per Prince, il quale coinvolge attivamente la sua band, The Revolution, nelle registrazioni, ottenendo un sound più accessibile, ma altrettanto innovativo. Il film diventa un cult degli anni '80 e consolida la fama dell'artista come un genio poliedrico e visionario. Dopo il trionfo di "Purple Rain", Prince si impegna in nuovi progetti musicali e cinematografici, esplorando sonorità e tematiche diverse. Nel 1985 pubblica l'album "Around the World in a Day", influenzato dai Beatles e caratterizzato da una varietà di stili musicali. Il singolo "Raspberry Beret" diventa uno dei suoi successi più popolari e il disco conferma la versatilità artistica di Prince. L'anno successivo, Prince dirige il film "Under the Cherry Moon", accompagnato dalla colonna sonora "Parade". Sebbene la parte musicale ottenga consensi positivi, il film si rivela un flop critico e commerciale, guadagnandosi diversi premi Razzie. Durante questo periodo, Prince collabora con altri artisti di spicco, come Madonna, contribuendo all'album "Like a Prayer" con il duetto "Love Song". Sempre nel mondo del cinema, Prince partecipa alla realizzazione della colonna sonora del film "Batman", con Michael Keaton e Jack Nicholson.
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L'ascolto che vi proponiamo oggi è "Housequake", tratto dall'album "Sign o' The Times"!