Ben trovati a un nuovo appuntamento con Musical Disclosure. In questa settimana ci occuperemo di una delle band più famose e musicalmente interessanti della scena rock degli ultimi trent'anni: i Red Hot Chili Peppers.
La formazione originale della band di Los Angeles prevede il bassista Flea, il cantante Anthony Kiedis, il chitarrista Hillel Slovake il batterista Jack Irons. Dopo un breve periodo in cui la band decide di chiamarsi "Tony Flow", i quattro incidono la prima demo come Red Hot Chili Peppers. Il loro primo demo, registrato con sei canzoni suonate al "Rhythm Lounge" di Los Angeles, rivela fin da subito il desiderio di sperimentare con suoni in grado allargare i confini musicali convenzionali. Il primo disco vero e proprio, "The Red Hot Chili Peppers" (1984), per quanto non del tutto privo di fascino, si rivela un flop dal punto di vista commerciale. Va decisamente meglio a "Freaky Syley" (1985), un album grazie al quale la band riesce addirittura a mettere il naso fuori dall'America per qualche breve apparizione in Europa. Inoltre, il disco prodotto da George Clinton segna un punto di svolta, definendo il carattere eclettico e la creatività dei Red Hot Chili Peppers.
Il percorso della band continua con “The Uplift Mofo Party Plan” nel 1987, segnato tragicamente dalla morte di Hillel Slovak per overdose nel 1988 e dall'abbandono di Irons. I due vengono sostituiti da Chad Smith alla batteria e John Frusciante alla chitarra, in quella che è la formazione più nota dei RHCP. Nei dischi che seguono, la band non sembra però aver perso smalto: "Mother's Milk" (1989) include la potente cover di “Higher Ground” di Stevie Wonder, e con “Blood Sugar Sex Magik” (1991), capolavoro prodotto da Rick Rubin che contiene brani iconici come “Give It Away” e “Under the Bridge”.
Oggi vi proponiamo proprio "Give It Away", buon ascolto!