Terzo e ultimo appuntamento dedicato a Kate Bush: oggi parliamo di "Never For Ever".Â
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Terzo album della cantautrice, è il primo a raggiungere la vetta della classifica inglese per numero di copie vendute. Se nei primi due album dominano gli arrangiamenti orchestrali, in questo terzo progetto i brani si diversificano stilisticamente e fanno capolino sintetizzatori digitali e drum machines, in particolare il Fairlight CMI (ampiamente utilizzato in "Hounds of Love"). Tra i brani rilasciati come singoli troviamo "Breathing", la celebre "Babooshka" e "Army Dreamers". In quest'ultima, che si presenta come un valzer malinconico, una madre piange la morte in guerra del figlio e riflette su quello che avrebbe potuto fare per impedire il tragico epilogo.
Le altre tracce del disco seguono la scia di influenze letterarie e cinematografiche che già avevano caratterizzato i primi album dell'artista, da "The Infant Kiss", che trae ispirazione da "Suspense", horror psicologico del 1961, a "The Wedding List", che rifacendosi alla trama di "La sposa in nero", thriller del 1968, racconta della vendetta di un giovane sposa.Â
Oggi vi suggeriamo l'ascolto di "Army Dreamers", che proprio di recente ha visto crescere esponenzialmente i suoi ascolti sulle piattaforme di streaming, dimostrando quanto il tema trattato sia ancora drammaticamente attuale.