Ben tornati al secondo appuntamento della settimana dedicata ai Litfiba.
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Ripartiamo dagli anni Novanta, che per la band significa ripartire da una formazione in cui restano, dei membri originali, solo Piero Pelù e Ghigo Renzulli. Nel dicembre del 1990, i Litfiba rilasciano "El diablo", il primo capitolo della "Tetralogia degli elementi". Celebrando idealmente l'elemento fuoco, l'album porta la band verso nuovi orizzonti musicali e guadagna un ampio consenso di pubblico. La title track, "El diablo", è un vero e proprio inno rock, mentre "Il volo" è un commosso omaggio al batterista scomparso Ringo De Palma. Il cambiamento di direzione musicale è evidente con l'antologia "Sogno ribelle" (1992), una rivisitazione più rock dei brani precedenti. Nel 1993, l'album "Terremoto" vede la band affrontare tematiche sociali e politiche con un sound più duro e massiccio, abbracciando il metal e simboleggiando metaforicamente l'elemento terra. Nel 1994, con "Colpo di coda", i Litfiba documentano il Terremoto Tour in un doppio album live e successivamente, nel 1995, esce "Spirito", terzo LP della Tetralogia dedicato all'aria, caratterizzato da canzoni più solari e positive. Nel 1997, "Mondi sommersi" celebra infine l'elemento acqua e diventa uno dei successi più grandi della band. Nonostante il successo, il 1998 vede l'inizio di dissidi interni tra Pelù e Renzulli. La tensione culmina nella pubblicazione di "Infinito" nel 1999, un album controverso per il suo suono leggero e pop-oriented. La separazione legale della band avviene nel marzo del '99, e da quell'anno Pelù intraprende la carriera da solista.
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L'ascolto di oggi è Maudit!