Ben tornati, concludiamo oggi la settimana dedicata ai Jethro Tull.
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Gli anni '90 segnano l'inizio di un nuovo capitolo nella carriera dei Jethro Tull, con l'abbandono degli strumenti elettronici. Il disco "Catfish Rising" (1991) riporta la band su toni decisamente più leggeri e meno impegnati, e si contrappone al più concettuale e impegnato "Roots To Branches", album del 1995 dal sapore vagamente orientale e di non facilissimo ascolto.
Sebbene l'attività in studio della band sia inevitabilmente diminuita negli ultimi decenni, lo stesso non si può dire delle carriere soliste dei vari componenti, su tutti Ian Anderson, il quale ha all'attivo ormai numerosi album in cui, per certi versi, la sperimentazione intrapresa con i Jethro Tull viene ulteriormente approfondita (segnaliamo un interessante versione dei Jethro Tull portati dal frontman in una versione orchestrale in "Ian Anderson Plays the Orchestral Jethro Tull"). Ciononostante, gli ultimi album in studio della band sono di pochi anni fa, "The Zealot Gene" (2022) e  "RökFlöte" (2023).
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Oggi, la carriera dei Jethro Tull è una testimonianza di adattamento continuo e spirito innovativo. La band, guidata dalla visione di Anderson, rimane una forza nel panorama musicale anche grazie alla capacità di rimanere fedeli alla propria vena creativa senza per questo trascurare l'evoluzione della musica. A conclusione di settimana, vi proponiamo "Rare And Precious Chain", buon ascolto!