Proseguiamo il percorso alla (ri)scoperta degli artisti italiani parlando, nei prossimi tre appuntamenti, di Lucio Dalla.
Dopo un'infanzia e un'adolescenza segnate dalla passione per il jazz, Lucio Dalla partecipa al Primo Festival Europeo del Jazz ad Antibes nel 1960 con la Rheno, classificandosi al primo posto tra le "band tradizionali". In questo periodo, inizia a scrivere le sue prime canzoni, "Il prode invertito" e "Avevo un cane... adesso non ce l'ho più". Poco dopo, viene notato dalla Second Roman New Orleans Jazz Band, con cui ha la sua prima esperienza in sala di registrazione nel 1961, suonando il clarinetto in una cover del brano "Telstar", pubblicato dalla RCA. Alla fine del 1962, Dalla entra nei Flippers, una band composta da Franco Bracardi, Massimo Catalano, Romolo Forlai e Fabrizio Zampa. Qui, Dalla si unisce come voce solista, clarinetto e sax. Con i Flippers, firma il suo primo contratto e partecipa ad alcune incisioni di Edoardo Vianello. In questo periodo, si esibisce per alcune sere nella sala Le Roi Lutrario di Torino, causando dispute con i proprietari del locale per la sua abitudine di esibirsi scalzo. Il suo stile vocale, influenzato da James Brown, si caratterizza per improvvise variazioni di tono: viene persino notato da Gino Paoli, che lo considera il primo cantante soul italiano e che, durante il Cantagiro del 1963, lo persuade a intraprendere la carriera da solista. Nel 1964, Dalla incide il suo primo 45 giri contenente "Lei (non è per me)" e "Ma questa sera". Nel 1966, forma il proprio gruppo di accompagnamento, Gli Idoli, con cui incide il suo primo album "1999". La sua prima hit, "Pafff...bum!", viene presentata al Festival di Sanremo. L'anno successivo, partecipa nuovamente a Sanremo con "Bisogna saper perdere". Successivamente, Dalla pubblica brani meno ambiziosi come "Lucio dove vai" e "Il cielo", con cui vince nuovamente il premio della critica al Festival delle Rose. Le sue stravaganze diventano leggendarie, come andare in giro con ciliegie appese alle orecchie o una gallina al guinzaglio. Nel 1968, Dalla partecipa come narratore e cantante al film “Franco, Ciccio e le vedove allegre”, mentre l'anno successivo ottiene un discreto successo con la canzone "Fumetto", scelta come sigla del programma per bambini "Gli eroi di cartone". Il suo secondo album, "Terra di Gaibola", pubblicato nel 1970, riscontra invece scarse vendite.
L'ascolto di oggi è uno spoiler di quello che vedremo nel prossimo appuntamento, 4/3/1943.