Una nuova settimana in compagnia di Musical Disclosure. Nei prossimi tre appuntamenti torniamo in Italia, e lo facciamo con un cantautore che ancora oggi è di grande ispirazione sia sul lato musicale sia su quello testuale e poetico: Franco Battiato.
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Franco Battiato, nato il 23 marzo 1945 a Ionia, in provincia di Catania, si distingue nel panorama musicale italiano per la sua straordinaria versatilità e per il percorso artistico innovativo. Dopo la maturità al Liceo Scientifico "Archimede" di Acireale, si trasferisce a Milano, dove fa la sua prima comparsa nell'ambiente musicale al Club 64, condividendo la scena con nomi illustri come Paolo Poli e Enzo Jannacci. Nel 1967, forma il duo "Gli Ambulanti" insieme a Gregorio Alicata, con cui si esibisce nelle scuole con un repertorio di canzoni di protesta. Il 1967 segna anche il debutto discografico di Battiato con il singolo "La torre/Le reazioni" e la sua prima apparizione televisiva nel programma "Diamoci del tu". Negli anni successivi, grazie all'influenza di Giorgio Gaber, firma con la casa discografica Jolly e incide altri singoli, tra cui "Il mondo va così/Triste come me", consolidando la sua presenza nel panorama musicale italiano. La svolta artistica di Battiato arriva negli anni '70, quando abbandona il formato della canzone tradizionale per dedicarsi alla sperimentazione musicale. Con l'album "Fetus" del 1972, pubblicato per l'etichetta Bla Bla, inizia un percorso di musica sperimentale che lo porterà a esplorare nuove sonorità e a rompere con le convenzioni del tempo. Seguono opere come "Pollution" (1972) e "Sulle corde di Aries" (1973), caratterizzate da una combinazione unica di minimalismo, elettronica e influenze mediterranee. Il 1974 vede la pubblicazione dell'album "Clic", interamente dedicato al compositore Karlheinz Stockhausen, e nel 1975 Battiato partecipa a progetti sperimentali come Telaio Magnetico. Questo periodo è segnato da una serie di collaborazioni con altri artisti e gruppi, tra cui Jumbo e Osage Tribe, che evidenziano la sua versatilità e la sua capacità di spaziare tra generi musicali diversi. Negli anni successivi, Battiato firma con la Dischi Ricordi e torna alla forma tradizionale della canzone, ma con un approccio innovativo e sperimentale maturato nelle esperienze musicali degli anni precedenti. Con album come "Battiato" (1977) e "L'era del cinghiale bianco" (1979), l'artista mescola elementi di musica pop con riferimenti esoterici e letterari, creando un sound unico e riconoscibile.
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L'ascolto che vi proponiamo oggi è la title track del primo disco di Battiato, buon ascolto!