Concludiamo la settimana dedicata ai Litfiba parlando degli anni Duemila della band toscana.
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Agli inizi del Millennio, della band originale è rimasto solo più Ghigo, a cui si unisce Giovanni "Cabo" Cavallo. L'album "Elettromacumba" del 2000, con oltre 150.000 copie vendute, conferma il successo della rinascita. Il sound, più rock rispetto al passato, permette ai Litfiba di reinventarsi con "Insidia" nel 2001, un album dalle tinte oscure e testi simbolici e l'undicesimo album studio "Essere o sembrare", un lavoro sotto l'etichetta indipendente Edel Music.
Nel 2006, Ghigo scioglie la band, ma il richiamo della musica è forte. Già nel 2007, con un ritorno inatteso del tastierista storico Antonio Aiazzi, la band torna sulle scene forte di un nuovo cantante, Filippo Margheri. La band sperimenta con nuovi membri, dando vita al videoclip "Effetti collaterali" nel 2008 e all'EP "Five on Line" nel 2009, anno caratterizzato soprattutto dall'epica reunion con Piero Pelù. Questa sfocia nella "Trilogia degli Stati": un doppio album live, "Stato libero di Litfiba", nel 2010, seguito da due album di inediti, "Grande nazione" ed "Eutòpia". Il successo della tournée conferma il ritorno al vertice della scena musicale italiana dei Litfiba. Negli anni successivi, nuove edizioni legacy di album storici, come "Spirito", ripercorrono il cammino della band, fino al 2021, anno in cui, dopo una pausa, Pelù e Renzulli annunciano il tour di addio, "L'ultimo girone", conclusosi nel dicembre 2022 con l'ultimo concerto ufficiale della band.
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Per quest'ultimo appuntamento con i Litfiba vi proponiamo "Effetti collaterali", buon ascolto!
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