Ben ritrovati a un nuovo appuntamento con Musical Disclosure. Oggi parliamo di una delle band di maggior successo del rock britannico, emblema nella musica del passaggio dagli anni Novanta al Duemila: i Radiohead.
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La storia della band inizia nel 1985, quando il cantante Thom Yorke e il bassista Colin Greenwood, compagni di scuola a Oxford, decidono di mettere su una band insieme a Ed O’Brien e Philip Selway (chitarrista e batterista): nascono gli On A Friday, in riferimento al giorno della settimana in cui il gruppo si riunisce per le prove. Poco tempo dopo, entra nel gruppo come tastierista anche Jonny Greenwood, fratello minore di Colin e futura chitarra solista del gruppo.Dopo vari concerti, il gruppo attira l’attenzione di alcune case discografiche, tra cui la EMI, con cui viene stipulato un contratto per la pubblicazione di sei album. Tra le richieste dell’etichetta c’è anche quella di cambiare nome: gli On A Friday diventano i Radiohead, ispirandosi al brano "Radio Head" dei Talking Heads. Il primo singolo della band è la celebre "Creep", che raggiunge il successo mondiale in seguito alla pubblicazione dell'album di debutto "Pablo Honey" (1993). Il brano, con la sua atmosfera decadente, racconta un senso di disagio e inadeguatezza che lo ha elevato a vero e proprio inno generazionale. Tuttavia, è solo con il successivo album "The Bends" (1995) che i Radiohead riescono a conquistare il cuore dei britannici, arrivando ad essere etichettati in patria come i "nuovi U2". In seguito alla fine delle registrazioni per "Pablo Honey" e durante il relativo tour, Thom Yorke inizia già a lavorare al nuovo progetto, inizialmente intitolato "The Benz", che suscita sin da subito l'entusiasmo dell'allora co-produttore Kolderie. Prodotto da John Leckie, con il contributo di Nigel Godrich e Jim Warren, "The Bends" si può considerare come un album alternative rock. Al suo interno combina brani trainati da chitarre acustiche come "High And Dry" e "Fake Plastic Trees", a ballad struggenti come "Street Spirit (Fade Out)", passando per la psichedelia di "Planet Telex" e il grunge di "The Bends". I testi estremamente personali di Yorke affrontano svariati temi, dal consumismo alla perdita dell'identità , dalla malattia al rifiuto sociale. La copertina del disco è la prima realizzata in collaborazione con Stanley Donwood e mostra un manichino per la rianimazione, con un espressione che, come descritto dall'artista, sembra essere a metà tra l'estasi e l'agonia contemporaneamente. Dall'album vengono tratti sei singoli, grazie ai quali la band si posiziona al quarto posto nella classifica del Regno Unito, senza però riuscire a bissare il successo di "Creep" a livello internazionale. Oltre a recensioni largamente positive da parte della critica, in misura certamente maggiore rispetto a "Pablo Honey", "The Bends" ottiene la candidatura a migliore album britannico ai Brit Awards del 1996, elevando i Radiohead da meteore del mondo della musica a band acclamata.
Vi invitiamo oggi ad immergervi nell'atmosfera dolcemente malinconica di "High and Dry", secondo singolo pubblicato nel 1995.