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Musical Disclosure by Perform School of music Episodio 115

2024-07-08 20:41

Redazione Perform School of music

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Musical Disclosure by Perform School of music Episodio 115

Primo appuntamento della settimana dedicata a Pino Daniele.

Ben ritrovati per una nuova settimana in compagnia di Musical Disclosure. I prossimi tre appuntamenti li dedichiamo a un gigante della musica italiana, napoletana e non solo.

 

Sin da piccolo Pino Daniele mostra una profonda passione per la musica. La sua prima esibizione a dodici anni, sebbene segnata da una stecca vocale, gli rivela il significato autentico del palcoscenico. Continua i suoi studi presso l'Istituto Armando Diaz di Napoli, dove si diploma in ragioneria e impara a suonare la chitarra da autodidatta. L'ambiente di contestazione sociale del Sessantotto influenza profondamente la sua espressione artistica. Daniele inizia la sua carriera musicale con il complesso New Jet, fondato insieme al compagno di classe Gino Giglio. Tuttavia, le sue prime esperienze significative avvengono con il gruppo Batracomiomachia, formato insieme a Paolo Raffone, Rosario Jermano, Rino Zurzolo, Enzo Avitabile ed Enzo Ciervo. Nel 1975, Pino Daniele avvia la sua attività di sessionman, suonando nell'album inedito di Mario Musella, pubblicato solo nel 2012. L'anno seguente, partecipa all'album Suspiro di Jenny Sorrenti e a Le due facce di Gianni Nazzaro, accompagnando anche Bobby Solo in tour.  Nel 1976, Daniele entra a far parte dei Napoli Centrale come bassista, venendo a contatto con musicisti di spicco come James Senese. Quest'ultimo contribuirà significativamente alla crescita musicale di Daniele, partecipando alla realizzazione di diversi suoi album. Nello stesso anno, il produttore Claudio Poggi della EMI Italiana nota una cassetta provino del giovane cantautore e decide di seguirlo discograficamente. Nasce così il 45 giri "Che calore/Fortunato" e, nel 1977, l'album d'esordio "Terra mia", che esprime un profondo legame con la tradizione napoletana e mediterranea. Con l'album "Pino Daniele" del 1979, il cantautore si avvicina maggiormente al blues, distaccandosi dalle influenze della musica partenopea. Gli anni Ottanta segnano la consacrazione artistica di Daniele, a partire dall'apertura del concerto di Bob Marley a San Siro nel 1980 e dalla pubblicazione di "Nero a metà", un album che fonde latin blues e sonorità mediterranee. L'album "Vai mo'" del 1981 consolida il "Neapolitan Power", mescolando blues, jazz, funk e rock. Brani come Yes I Know My Way e Viento 'e terra riflettono questa innovazione artistica. Nel 1982, Daniele collabora con musicisti internazionali come Alphonso Johnson e Wayne Shorter nell'album "Bella 'mbriana", proseguendo il percorso di commistioni musicali. Nel 1984, apre il concerto di Carlos Santana e Bob Dylan a Milano e pubblica "Musicante", un album che unisce sonorità mediterranee, arabe e brasiliane. L'anno successivo, esce "Ferryboat", un lavoro che sintetizza diverse esperienze musicali. Il 1987 vede l'uscita di "Bonne soirée", un album di rottura con sonorità internazionali, seguito nel 1988 da "Schizzechea with Love, premiato con la Targa Tenco. Il decennio si chiude con "Mascalzone latino", un album dalle sonorità acustiche e latine, e il brano "Anna verrà", dedicato ad Anna Magnani. 

L'ascolto di oggi è Napule è dall'album "Terra mia". Buon ascolto!

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