Nuova settimana dedicata agli artisti di casa nostra. Nei prossimi tre appuntamenti di Musical Disclosure ci occupiamo di una band che ha fatto la storia del rock progressivo italiano: Le Orme
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Nella periferia industriale di Venezia, a Marghera, nel 1966, il chitarrista Nino Smeraldi e il ventunenne Aldo Tagliapietra decidono di fondare una nuova band. Insieme al bassista Claudio Galieti e al batterista Marino Rebeschini, formano un quartetto che inizialmente si chiama "Le Ombre", in omaggio agli Shadows. Tuttavia, il nome viene presto cambiato in "Le Orme" per evitare doppi sensi legati al significato veneto della parola "ombra". Il loro primo singolo, "Fiori e colori" del 1967, è inciso per la CAR Juke Box e segue la moda dell'epoca con una versione inglese, "Flowers and Colours". Poco dopo, Rebeschini lascia il gruppo per il servizio militare, sostituito da Michi Dei Rossi degli Hopopi, band di punta della scena veneziana. Nel 1968, Le Orme registrano "Senti l'estate che torna", partecipando al concorso "Un disco per l'estate". Per questa occasione, si unisce alla band Tony Pagliuca, fondatore degli Hopopi. Alla fine dell'anno, la band incide il primo album, "Ad Gloriam". Nonostante il disco sia registrato "per la gloria", senza aspettative di successo commerciale, esso rappresenta un momento fondamentale nella loro carriera. Nel 1969, gli obblighi militari allontanano Galieti e temporaneamente Dei Rossi, sostituito da Dave Baker. Questo periodo vede la registrazione di "Irene" e di due provini: il "Concerto brandeburghese n. 3" di Bach e "Blue Rondò à la Turk" di Dave Brubeck. Questi brani segnano l'inizio del rock progressivo italiano, anche se pubblicati solo nel 1973. L'abbandono di Smeraldi, dovuto a divergenze artistiche con Pagliuca, riduce la band a trio: Tagliapietra, Pagliuca e Dei Rossi. Questo periodo di transizione segna l'inizio della loro evoluzione musicale verso il progressive rock. Nel 1970, influenzati dall'esibizione degli Emerson, Lake & Palmer all'Isola di Wight, Le Orme si dirigono verso il progressive rock, producendo album innovativi come "Collage" (1971) e "Uomo di pezza" (1972). La loro musica inizia a esplorare nuovi territori, affrontando tematiche sociali e sperimentando con nuove sonorità .
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Il brano che vi suggeriamo oggi è "Senti l'estate che torna" dal disco "Ad Gloriam"!