Ben ritrovati per il secondo appuntamento di Musical Disclosure dedicato ai Pearl Jam.
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Ripartiamo dall'agosto del 1996, un anno che segna un momento di svolta per i Pearl Jam con l'uscita di "No Code". L'album, spesso considerato una rottura con lo stile di "Ten", abbraccia ballate sperimentali e il garage rock. Nonostante il debutto nelle prime posizioni, il disco perde rapidamente terreno nelle classifiche. I singoli "Who You Are" e "Hail, Hail" caratterizzano il nuovo sound del gruppo. Nonostante il rifiuto di organizzare eventi con Ticketmaster, i Pearl Jam intraprendono un tour promozionale, seguito da una tournée europea nell'autunno del 1996.
Nel febbraio 1998, i Pearl Jam presentano "Yield", il loro quinto album. Segnando un ritorno alle origini, l'album non replica il successo di "Ten", ma si aggiudica ugualmente la certificazione di disco di platino negli Stati Uniti, vendendo oltre 1,5 milioni di copie. I singoli "Given to Fly" e "Wishlist" contribuiscono al successo dell'album. Nel 1998, il batterista Jack Irons lascia il gruppo per essere sostituito da Matt Cameron dei Soundgarden. Il primo lavoro in studio con il nuovo batterista è "Binaural" (2000). Il titolo si riferisce alla registrazione binaurale utilizzata per alcune canzoni. Anche se "Binaural" non raggiunge il disco di platino, i Pearl Jam si scoprono ancora una volta innovatori, registrando ogni show del "Binaural Tour" e diventando pionieri nel campo dei bootleg ufficiali.
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L'ascolto che vi proponiamo oggi è "Hail, Hail"!
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