Ben tornati al secondo appuntamento dedicato ai Beach Boys.
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Riprendiamo dal 16 maggio 1966, anno in cui la band pubblica "Pet Sounds", un album rivoluzionario che ancora oggi viene riconosciuto come uno dei più grandi capolavori della storia della musica. Fonte primaria d'ispirazione per i Beatles, più volte nel corso degli anni Paul McCartney ha dichiarato che Pet Sounds è stato una vera e propria svolta musicale per quel periodo, oltre a essere stato d'ispirazione per la realizzazione di "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band", il capolavoro dei Beatles uscito l'anno successivo. Il disco vede una partecipazione massiccia di diversi membri della leggendaria Wrecking Crew e una sostanziale autonomia compositiva di Brian Wilson: il prezzo è la quasi totale esclusione degli altri membri della band da questo punto di vista. Successivamente, nel 1966, Wilson inizia a lavorare su "Smile", un progetto ambizioso destinato a essere il seguito di "Pet Sounds". Tuttavia, le pressioni e le sfide personali di Wilson portano alla cancellazione (anche fisica) del disco, il quale verrà presentato al pubblico solo 40 anni più tardi. Il periodo successivo vede la band affrontare alti e bassi, con album come "Smiley Smile" (1967), "Wild Honey" (1967) e "Friends" (1968), che non riescono a eguagliare il successo di "Pet Sounds". Negli anni '70, i Beach Boys cercano di reinventarsi con album come "Sunflower" (1970), "Surf's Up" (1971) e "Holland" (1973), sperimentando con nuovi suoni e stili. Tuttavia, la band lotta per mantenere la loro rilevanza in un panorama musicale in rapida evoluzione. Nonostante le sfide, nel 1974, la loro raccolta "Endless Summer" raggiunge la vetta delle classifiche, dimostrando il loro impatto duraturo sulla musica popolare.
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Oggi vi proponiamo "Sloop John B", tratta da "Pet Sounds".